chiamatelo patacca.

Pubblicato il da antonio sassano

L'atteggiamento di Renzi si inserisce in una lunga serie di azioni che da diversi anni in Italia stanno cercando di istaurare una preoccupante cultura della maggioranza e del governo, a discapito dei principi di rappresentanza e di repubblica parlamentare, cioè i due capisaldi della costituzione. Ciò che mi sorprende è l'allineamento passivo degli uomini riferimento della sinistra storica che paiono arresi al nuovo che avanza apparendo sempre più relitti del passato incapaci di reagire, aspettando la prossima catastrofe, al peggio non c'è mai fine. In quanto a Renzi, non credo proprio che sia un leader, credo invece che i giornali non facciano il loro lavoro di informare correttamente i cittadini. Alle ultime elezzioni ha portato sicuramente più voti di quanti ne ha persi, però ha perso una parte dell'elettorato che era lo zoccolo duro del PD ed ha acquisito un elettorato assai mobile anche proveniente da settori di centro e di destra, un elettorato del tipo oggi c'è domani no. Ma alla nuova elite ciò non sembra interessare, usano il partito come taxi, per loro importante è arrivare a destinazione. Ma quanti voti ne porta via ? Ne conosco personalmente tanti che come me si sono stufati della fedeltà al partito ,specie dopo che è stato conquistato con primarie molto discutibili da un democristiano in maniche di camicia. In numeri assoluti il PD di Renzi ha perso oltre un milione e mezzo di voti del PD di Veltroni anche se vanta il suo 40,8%, perciò non chiamatelo effetto Renzi. Renzi è una patacca, sono i giornali e le TV che lo incensano e lo lodano. Chiamatelo semmai effetto giornalisti lecchini.

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