per non tornare al medioevo

Si parla molto di terrorismo islamico, e spesso anche impropriamente, attribuendo a una cultura profondamente diversa dalla nostra colpe che non le appartengono, quasi come se tutti gli arabi e i musulmani fossero assassini e privi di qualsiasi raziocinio. Eppure, nei vari talk show e programmi televisivi più volte il musulmano di turno ha cercato di spiegare che il fondamentalismo islamico, alla base del terrorismo, non corrisponde a tutta la cultura dell'Islam.

Ma è alla cultura e, alla scienza dell'occidente che si deve il progresso in tutti i campi della intera umanità.Se non fosse mai esistita la Civiltà Occidentale, non avremmo mai conosciuto la struttura dell’Universo, l’esistenza delle galassie, la nascita e la morte delle stelle, la formazione dei sistemi planetari.Non avremmo mai conosciuto gli eccezionali progressi della Medicina e la vita media dell’uomo sarebbe ancora di trent’anni.
Non avremmo mai iniziato l’esplorazione dello spazio.
Non avremmo mai avuto l’automobile, l’aereo, il treno, la lavatrice, il frigorifero, il televisore, il cellulare, le telecomunicazioni e staremmo ancora navigando a vela.Tutto il resto del mondo, almeno finora, ha solo sfruttato le conoscenze ed il progresso regalato all’umanità dalla Civiltà Occidentale.
Ora l’Occidente pare al tramonto. L’Islam, che, come unica verità, riconosce solo quanto scritto nel Corano, avanza impetuosamente. C’è un serio rischio di ritorno al Medioevo.Per questo non dobbiamo arrenderci all'intimidazione del terrorismo islamico , ma soprattutto non dobbiamo dividerci tra diverse posizioni fino al punto di odiarci tra noi.a tal proposito mi tornano in mente le parole di Papa Ratzinger:
“L’Occidente che odia se stesso ci appare non solo nella disistima nei confronti della vita e della famiglia, ma anche nel non avere stima di se stesso in ciò che ha prodotto culturalmente e nell’aprirsi acriticamente ad altre culture. E’ evidente una differenza fra le culture primitive e la civiltà occidentale nella sua grandezza, nella sua valorizzazione della fede e della ragione, dell’amore e della libertà.”