solo stanchezza

Pubblicato il da antonio sassano

solo stanchezza

E' Giugno il primo caldo della stagione si fa sentire, forse anche piu del normale ,e con il primo caldo quello che maggiormente mi frega è la stanchezza e certe volte un po di pigrizia. Entro in casa solitamente dopo il tramonto, dopo il lavoro ciò l'orto da curare, è per me uno stacco importante dopo una giornata passata a riparare automobili. La terra, come una madre , mi accoglie senza chiedere, senza pretese, la natura sembra cullarmi nell'alternanza del mio essere. Il vento spazza via l'istante portando lontano i miei pensieri e in quello spazio di tempo concluso è la terra che ospita il meglio della mia giornata. Mi siedo per cena, se devo tornare di nuovo ad uscire sbuffo. Mi telefona un amico mentre sto sorseggiando un buon bicchiere di vino fresco di fronte al televisore, e così gli rispondo riluttante che va bene,ci vediamo più tardi in piazza, anche se non avrei nessuna voglia e, mentre riaggancio provo piuttosto una grande necessità di riposarmi, forse soltanto di sdraiarmi e dormicchiare per almeno mezz'ora sul mio divano. Non mi interessa proprio niente di quanto in pratica viene dibattuto tutti i giorni,costantemente, fino quasi alla nausea. Non ho voglia di scegliere ,o di decidere qualcosa che so gia per certo mi porterà a dover riflettere, combattere, pensare , difendermi..... Lavoro tutti i giorni e già mi sembra un grosso impegno, non capisco proprio perchè dovrei accettare di mostrarmi disponibile anche oltre quell'orario I soldi che ho in tasca sono pochi ma non posso certo accettare ogni giorno di sentirmi in prima linea, continuare a parlare di quegli aspetti della realtà di cui mi interessa praticamente poco, e poi impegnarsi solo per dover comprendere con quale parte decidermi di schierarmi. Sono tutti uguali, penso qualche volta, perseguono un'idea soltanto per il loro tornaconto, e di tutti noi che dovremmo credere a quelle loro parole sono sicuro non interessa proprio niente. Raggiungo il mio amico nel solito locale, ci sediamo per prenderci con calma una bella birra gelata. Gli dico del mio affanno, di questa svogliatezza che mi porto dietro ,e lui dice che è normale, perchè mai dovrei preoccuparmi di qualcosa che non sia una bella birra, la partita in televisione, quattro risate con gli amici. Lo guardo, mi pare buffo detto da lui che sembra quasi un intellettuale. Gli dico che forse dipende da questa stanchezza che trascino sempre da una settimana all'altra. Ma lui sostiene che tutto quanto va lasciato fare a chi ne ha voglia, per noi è sufficiente starcene in pace, e riposarci tutte le volte che vogliamo. Torno a casa, non so, non mi sento del tutto convinto, credo comunque che mi guarderò la Juventus in tv, cìè la finale di coppa, senza pensare proprio a niente, e se poi mi addormenterò prima della fine della partita, vorrà dire che avevo soltanto bisogno di riposo.

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