vediamo!

Pubblicato il da antonio sassano

vediamo!

 In questi giorni, leggo affermazioni di dirigenti e militanti Pd, tutti comprensibilmente un po’ accecati dallo choc di una sconfitta (che in realtà non era così imprevedibile: però fa male lo stesso). Gli elettori ci vogliono all’opposizione, sento dire. Ancora una volta mi sembra che venga frainteso il senso di un’elezione parlamentare: non è un referendum sul governo. I cittadini eleggono dei rappresentanti alla Camera e al Senato: a questi rappresentanti spetta la decisione di sostenere o no un governo. Esistono coalizioni di governo in tutto il mondo, in particolare in gran parte delle democrazie parlamentari europee, composte anche da partiti che hanno preso percentuali inferiori al 19% del Pd (gli alleati della Dc nel Pentapartito prendevano molto meno e governavano senza che nessuno trovasse la cosa anticostituzionale.È pur vero che gli elettori non hanno espresso una maggioranza assoluta per il Pd, ma era anche inverosimile che succedesse; tanto che già prima delle elezioni molti si aspettavano una possibile convergenza post-elettorale tra Pd e Forza Italia: una cosa che avrebbe ripugnato molti elettori di entrambi i partiti, ma che si sarebbe comunque fatta senza troppi piagnistei. Gli elettori non l’hanno voluta, ma se è per questo non hanno scelto nemmeno quel governo M5S+Lega che molti rappresentanti del Pd ora sembrano invocare. Di sicuro gli elettori quando hanno votato a fine inverno non hanno espresso neppure il desiderio di tornare a votare a fine primavera: ma se Salvini non vuole governare né col M5S né col Pd, e il Pd non vuole governare né con Salvini né col M5S, che altro si puo fare?  E' veramente troppo presto per capire come andrà a finire, possiamo nel frattempo registrare una notevole mutazione in atto: il PD, il partito che fino a qualche giorno fa era considerato il partito della responsabilità, dopo il pessimo risultato sta cambiando completamente pelle.  Gli stessi dirigenti che per mesi ci hanno preparato emotivamente a una scelta dolorosa ma responsabile (pensavano che avrebbe vinto Berlusconi, e che si sarebbero messi d’accordo con lui), quando hanno vinto Salvini e Di Maio hanno improvvisamente mandato all’aria la responsabilità, il bene del Paese e tutto quanto. Governino gli altri, e vediamo di cosa saranno capaci.Ogni richiamo alla responsabilità – e capisco che possano suonare stucchevoli, spesso da personaggi che nemmeno hanno votato il Pd – viene respinto al mittente con un tono esasperato che imbarazza lo spettatore: sembra di avere davanti un quarantenne in crisi di mezza età che dopo una delusione professionale o sentimentale si tappa in casa dei suoi: vediamo cosa fa il mondo senza di me. Vediamo. 

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