vattene, per il bene del PD e del paese.

Pubblicato il da antonio sassano

vattene, per il bene del PD e del paese.

Il Partito Democratico all'esordio elettorale con Veltroni ottenne quasi il 34 per cento, cioè un punto in più dell'attuale trionfo del Movimento 5 Stelle di cui ora tutto il mondo parla. Allora si perse contro Berlusconi e Veltroni lasciò, e quello a mio avviso fu un errore, solo pochi mesi dopo Berlusconi e i suoi scandali andò in crisi col suo governo e se fosse rimasto Veltroni quella volta si, avremmo preso il 40% per davvero.Invece si perse tempo , i nostri dirigenti si sono mostrati deboli,inconcludenti fino a non vincere una partita certa, con Bersani nel 2013.Poi anche lui lasciò e con delle primarie aperte a tutti quanti passavano davanti ai gazebo, si elesse segretario  Matteo Renzi e il partito è finito nelle mani di un piazzista senza scrupoli che ha fatto di tutto per cacciare la sinistra dal PD, E c'è riuscito alla grande,con la sua arroganza e poi con la sua inpopolare azione di governo, dimezzando di  fatto i suffragi alle ultime elezzioni.Ma non è finita.Matteo Renzi ha dato finte dimissioni e ha scatenato ancora una volta l'ennesima guerra fratricida all'interno del partito, e non si fermerà fino a quando non rimarrà soltanto un quarto, l'otto per cento, e la sinistra non esisterà più in questo paese e probabilmente con essa la democrazia stessa.Intanto i dirigenti  sembrano tutti indignati e scandalizzati, ma poi finiscono per portare acqua al suo mulino. Ultimo in ordine di tempo il manager Carlo Calenda, un tecnico non iscritto al Pd su cui contavano in molti per uscire dall'impasse. Ma anche lui prima dichiara la sua disponibilità, poi si iscrive al Pd, e un attimo dopo afferma solennemente che se si tenterà un accordo di qualunque tipo con il Movimento 5 Stelle, restituirà la tessera.Evidentemente, anche Calenda è troppo giovane e troppo manager per capire che la politica, da che mondo è mondo, si nutre di dialogo e di difficili, delicate, complesse, ma irrinunciabili convergenze tra soggetti diversi.Non so come andrà a finire ,non saprei neanche se il PD in questa fase debba partecipare o meno alla formazione di un governo ma come tanti auspico  che Matteo Renzi se ne vada perché questa è la regola e le regole bisognerà cominciare a rispettarle se vogliamo cominciare finalmente a costruire un paese normale. 

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