noi gli ex

Pubblicato il da antonio sassano

​​Molti di noi, per essere sinceri,pur non essendo minori, siamo di fatto, a torto o a ragione, minoritari.Leggiamo,scriviamo, parliamo, ma non siamo mai riusciti a cambiare quello che maldestramente ci connota come quelli del,o gli ex di, e che comunque non sono riusciti ad approdare ad una gratificazione ,che non sia quella di amici, spesso anche loro ex di qualcosa, o addirittura di familiari che ci stimano con la loro fiducia e talvolta ci sostengono con la loro bonaria magnanimità. Ma , sono gli altri che ci negano interesse e considerazione o siamo noi quasi a pretendere una sorta di riconoscimento? E' un dilemma, siamo a un bivio, c'è chi persegue la propria strada resistendo ai dubbi e alle incertezze, e chi lascia quella strada di tenacia e di coraggio semplicemente scomparendo, eclissandosi. Si è minoritari per diverse cause : un periodo eccellente della propria attività cui fa seguito un periodo di stanca,oppure si diventa minoritari per questioni personali, legate alle vicende alterne del proprio privato o , ancora si diventa minoritari perchè si è sciaguratamente esaurita la stagione dell'ideale, dell'invenzione, dell'originalità. Ma l'animo umano mal sopporta la tesi di una vena inaridita e di una resa appiattita. Si può accettare tutto tranne di veder disperdere tutto quello in cui si è creduto, quanto di buono è stato fatto prima e ,di doverlo considerare esaurito, sbagliato o privo di prosieguo, restando infine bloccati, disorientati impotenti. Detta così , sembra una situazione paranoica, lo strascico di un credo adolescenziale, lo stallo di una visione irrisolta e sfuggita. E tuttavia si continua a parlare, a proporre, a lottare, a scrivere : a chi e per chi? La risposta è semplice: per coloro che ci giudicano minoritari e per noi stessi che ci arrocchiamo nella salvaguardia ad oltranza e talvolta testarda e romantica delle nostre idee e delle nostre convinzioni.

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G
Qualche giorno fa ho ascoltato Mario Capanna che parlando del suo vitalizio concesso a lui come a tanti altri in periodi di vacche grasse apostrofava l'intervistatore, che gli chiedeva conto di questo,dicendogli che dei giovani d'oggi, non gli importava molto perchè, questi giovani meritavano quello che avevano cioè niente, in quanto avevano perso la voglia di lottare, manifestare e protestare!!??<br /> Sarà vero ma certe leggi sono state approvate con l'avvallo dell'intero arco costituzionale, di quel tempo, infischiandosene delle generazioni future<br /> Forse è anche per questo che vale la pena di continuare, anche se minoritari, a lottare
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