C'ERA UNA VOLTA LA PIAZZA

Pubblicato il da antonio sassanoil

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Fino a non molti anni fà gli italiani si interessavano di politica,e non solo delle vicende interne,anche di quello che accadeva nel mondo intero. Anche nel nostro piccolo paesino,fino alla metà degli anni ottanta, la politica era abbastanza seguita.Punto di riferimento e di discussione,con momenti anche di scontro,erano le - sezioni - sedi di partito,ma il massimo del confronto e del dibattito,avveniva nella piazza del paese,ed interessava trasversalmente,tutte le generazioni,dai più giovani ai più anziani.Era la piazza,il luogo di ritrovo dopo il lavoro,centro di cultura e di svago,occasione per scambi di auguri nelle ricorrenze e,momenti di allegria nelle festività.Ricordo le lunghe notti d'estate,quando si faceva l'alba,discutendo,polemizzando e litigando per eventi anche internazionali,e,sognavamo di cambiare il mondo e il corso della storia.Naturalmente si parlava anche di altro,come il campionato di calcio e,tutto il resto e, con l'avvento della primavera, fino a tutto il mese di giugno,era la corsa dei carri ad occupare la quasi totalità dell'attenzione e del racconto, dei miei concittadini.Poi le cose cominciarono a cambiare,lentamente,cambiò la politica,laTV ormai contava  molti canali e,molte novità nei palinsesti,i partiti cambiarono radicalmente,niente più sezioni,gli unici dibattiti politici avvenivano nei programmi di approfondimento in televisione.Altro colpo alla vita di piazza,così come l'avevamo vissuta prima,lo diede internet,grande opportunità a portata di tutti,in grado di collegare giovani generazioni con tutto il mondo,ma non più i paesani nella nostra piazza.Queste ed altre  ancora ,le cause che modificarono il modo di vivere la socialità nel nostro piccolo comune.Non so se questo è meglio,ma ,l'altra sera, in una delle poche volte che esco la sera,come abitudine sono andato in piazza,era quasi deserta.Un ragazzo,senza neanche spegnere il motore della propria auto,entrava frettolosamente dal taaccaio,alcuni irriducibili gicavano a scopa,nel  bar centrale,un gruppetto di rumeni , sotto l'orologio della torretta all'ingresso del borgo,prendevano accordi di lavoro con un agricoltore del posto.Trè amici,cacciatori,parlavano dei loro cani,li ho salutati e sono andato al bar dello sport,una volta era pieno di gente alle nove di sera,ora stava chiudendo.Presi il caffè,incrociai gli occhi del barrista,sono certo, anche lui pensava ai bei tempi passati,salutai con un cenno e con malinconica nostalgia mi avviai verso casa.         a.s.

piazza Skanderbeg negli anni quaranta e oggi
piazza Skanderbeg negli anni quaranta e oggi

piazza Skanderbeg negli anni quaranta e oggi

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