pomeriggio d'inverno

Pubblicato il da antonio sassano

pomeriggio d'inverno

Il tempo passa celere.Il mite autunno, dalle forti tinte pastello,ha da un pezzo lasciato il passo al freddo inverno, raffigurato, nel mio quadro mentale, con sottili linee abbozzate a matita, caratterizzato da una quasi totale assenza di colore. Le mie passeggiate in riva al mare divengono sempre più sporadiche, mentre costante rimane la mia curiosità di catturare il mutare del paesaggio e con esso gli sbalzi di umore e lo stato d'animo.Per far fronte alle intemperie, mi rifugio sotto la sporgenza del balcone, infreddolito, avvolto da un giubbotto, con il capo coperto da un cappuccio e le mani in tasca, osservo l'orizzonte.Il colore predominante è un bianco sfumato, che lascia intravedere le sagome delle Tremiti, allineate sulla retta che separa il mare dal cielo.La distesa marina si presenta come una lastra di ghiaccio, ma con l'infuriarsi del vento inizia sempre più a incresparsi. All'improvviso tuoni e fulmini,generano a intermittenza,  flash di colore nel quadro dominato da una grossa nube di foschia.
Il cielo che fino a qualche minuto fa era colmo,ora si tinge di nero fumo, sembra che stia per esplodere, infatti all'improvviso la pioggia, una bufera d'acqua.Come se la natura volesse ribellarsi all'opera dell'uomo, travolge tutto. Con i vestiti umidi rientro in casa e la tristezza del mio animo ora si traduce in sconforto, abbandonato in una condizione di esiliato dal mondo circostante, come un naufrago solo sulla riva del tramonto a contemplare i relitti del mio cuore. La breve estate è durata il battito d'ali di una farfalla, ora non sono rimasti che poveri resti umani lacerati da un dolore sordo, a spezzare, quella che fu la mia persona ribelle.

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