ancora lui, come finirà ?

Pubblicato il da antonio sassano

ancora lui, come finirà ?

Ancora lui, Berlusconi, il più bravo nella televendita d’illusioni perché lo fa di mestiere dal 1978, col suo piccolo grande impero mediatico. C’è un Biscione che ci aspetta. Renzi e Grillo hanno tentato di battere Berlusconi al suo stesso gioco, ma finora hanno fallito. La televisione la sa fare davvero, non ultima, la sfida tra Fazio e Giletti non l’hanno vinta né Fazio né Giletti, l’ha vinta Rosy Abate su Canale 5: 20% di share, 5 milioni di audience. Se non c'è lui sul piccolo schermo trova il modo di annientare gli altri.Berlusconi è più bravo nella raccolta indifferenziata di voti fascio-leghisti e fascio-mafiosi, perché lo fa dal 1994, col suo Polipo delle Libertà. Basta vedere quanto ha fatto la destra berlusconiana alle elezioni siciliane, tutto compreso circa il 42% ,abbastanza per governare anche senza Renzi se questo dovesse confermarsi alle politiche di primavera.Intanto il tentativo del PD di rappattumare attorno a sé brandelli del defunto Ulivo è patetico quanto inutile. Chiunque degli Scappati di casa si rivenderà al Cazzaro perderà tutto il proprio già esiguo consenso elettorale, che gli deriva solo dall’essersene allontanato, e anche l’unità che Veltroni invoca, sarebbe in realtà un omicidio-suicidio collettivo, come d’altronde tutte le sue iniziative politiche. Se qualcosa di importante non si smuove non ci resta che aspettare e vedere chi sarà a  raccogliere i frutti della pressoché certa disfatta PD alle elezioni nazionali. E anche i grillini che pure nei sondaggi paiono stabili non credo riusciranno a divenire maggioranza. In 5 anni di attività parlamentare non sono riusciti a cambiare praticamente nulla, non hanno fatto nessuna reale differenza, la ‘’scatoletta di tonno’’ è rimasta ben chiusa, e loro si sono ritrovati fuori a cercare di arringare una piazza che per metà neanche gli appartiene più specie nelle città che amministrano , Roma in primis, dove hanno dimostrato tutta la loro incapacità a governarle.  Ne può bastare la corsa di Di Maio, dopo la sconfitta siciliana, a correre ai ripari, abbandonando almeno in parte il suo voto di castità. Dopo Cernobbio infatti s’è precipitato a baciare anche l’ampolla del Dipartimento di Stato USA, assicurando che in realtà il Movimento non ha nessuna intenzione di uscire dalla NATO né dall’Euro, ed ha aperto alle alleanze post-voto, purché chiamate con un altro nome: accordo sul programma, fiducia tecnica, sostegno esterno, insomma una di quelle belle formule da Prima Repubblica tipo le convergenze parallele e la non-sfiducia. Una notevole svendita della loro tanto vantata intransigenza.Questo è quanto, come finirà ?

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