riflessione

Pubblicato il da antonio sassano

Mi ritengo un buon osservatore anche se detesto questo mio modo di osservare gli altri, quasi al limite della dipendenza. Riflettendo a quanto grande e vasto è il mondo, quanto complicato, e quante storie, sfumature, oggetti inconoscibili e che sarebbe necessario conoscere per tirare delle conclusioni, non mi azzardo a giudicare e spacciare il mio chicco di vita per qualcosa di rilevante, o significativo.Potrei senza dubbio ritenere di essere stato solo sfortunato ad aver incontrato tanta coglioneria e gente arrogante, meschina, sul mio percorso, ma anche che le proporzioni generali non debbano per forza essere quelle della mia vita. Ho conosciuto anche tante persone fantastiche e meravigliose, e forse avrei potuto conoscerne di più, sarei meno amareggiato e deluso. In effetti le mie statistiche nulla possono dire di come sia davvero il mondo, quali le categorie di persone migliori e quali le peggiori.Se però, per mostra di puro coraggio , dovessi avventurarmi in una conclusione personalissima, non tirandomi indietro, direi che forse ho trovato le persone migliori tra coloro che sono considerati gli ultimi. Gli umili, i perdenti, le persone più tranquille, di migliori sentimenti, e che i peggiori individui, i più vili, cialtroni, ciarlatani, profondamente volgari e ineleganti. Insomma le persone più spregevoli e che sul serio non valgono niente, senza sentimenti e amore, solo avide e stronze, le ho incrociate tra i così detti “vincenti”, quelli che ambiscono -ed arrivano pure- a posti considerati di prestigio: medici, avvocati, “artisti”, nobiluomini, professori, sacerdoti, imprenditori, politici. Ed è proprio tra questi a mio avviso che spesso si annida Il pattume del mondo.

Con tag opinioni

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post