Prima di chiudere il cassetto

Pubblicato il da antonio sassano

​Prima di chiudere il cassetto ( e per la mia generazione è solo l'ennesimo, dopo aver chiuso quello della Rivoluzione, poi quello del governo dei Migliori, e infine quello almeno e solo del governo degli Onesti ) mi piacerebbe condividere la lezione che porto con me in questa sconfitta, se di sconfitta si può parlare. Anche alla luce di tutto ciò che è avvenuto e sta accadendo con l'avvento del giovane Renzi ,capo indiscusso del nuovo PD e del governo del paese. Non un incontro tra nostalgici di una sinistra che non c'è più e, che pure ha contribuito in modo rilevante, spesso determinante, alla crescita economica ,culturale e politica del paese con attenzione alla classe più disagiata e al mondo del lavoro salariato in generale.Neanche dibattere sugli errori e sulla deriva di molti dirigenti, e non solo, che con il loro comportamento hanno sfatato l'idea che sinistra era sinonimo di lealtà,sobrietà e onestà. Ma, riflettere sulla concreta possibilità che il PD con il super uomo al comando possa dare un contributo importante per far si che il paese si avvii ad uscire dalla recessione senza fine che da troppo tempo sta seminando disagio e dolore tra il popolo più debole e per la prima volta anche tra il cosi detto ceto medio.Basteranno le riforme annunciate da Renzi, con troppa disinvoltura secondo me, o serve un partito che discuta finalmente su un progetto, su un'idea di futuro che si vuole realizzare, collegiale e plurale, che torni a parlare al suo popolo prima che questi si rassegni a chiudere il cassetto e si affidi alla capacità del super uomo di turno che la provvidenza ci ha regalato?

Con tag opinioni

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post